Il passo San Boldo è un valico che mette in comunicazione i due versanti delle prealpi Bellunesi, cioè la Valmareno e la Valbelluna.
La strada che conduce al passo da Tovena (SP 635, ex SS), cioè attraverso il cosiddetto Canale della Scala o di San Boldo (in dialetto Canal de San Boit) ha una notevole importanza storica. Il percorso originario risalirebbe all'epoca romana ed era affiancato da torri di vedetta (ne restano i ruderi di una, di età bizantina). Fu fondamentale nei collegamenti tra il Trevigiano e la Valbelluna: oltre a pastori, mercanti e pellegrini, era percorsa dagli zattieri, i conduttori di zattere che riscendevano il Piave dal Bellunese e dal Cadore per poi tornare via terra.
Sopra il san Boldo nel versante nord est si erge il Monte Cimone da cui cima scendono vari sentieri che sembrano disegnati apposta per il muni.
La strada che conduce al passo da Tovena (SP 635, ex SS), cioè attraverso il cosiddetto Canale della Scala o di San Boldo (in dialetto Canal de San Boit) ha una notevole importanza storica. Il percorso originario risalirebbe all'epoca romana ed era affiancato da torri di vedetta (ne restano i ruderi di una, di età bizantina). Fu fondamentale nei collegamenti tra il Trevigiano e la Valbelluna: oltre a pastori, mercanti e pellegrini, era percorsa dagli zattieri, i conduttori di zattere che riscendevano il Piave dal Bellunese e dal Cadore per poi tornare via terra.
Sopra il san Boldo nel versante nord est si erge il Monte Cimone da cui cima scendono vari sentieri che sembrano disegnati apposta per il muni.